domenica 18 settembre 2016

Da Tokyo a Roma, in coda per l'iPhone 7

Da Tokyo a Roma, file in 30 paesi del mondo per l'iPhone 7. Favoriti gli utenti che hanno comprato il melafonino ai pre-ordini e che sono riusciti ad accaparrarsi il modello più richiesto, l'iPhone 7 Plus, con schermo più grande, e nel colore Jet Black, le cui scorte sono già esaurite e si parla di una disponibilità a novembre.
"A partire da venerdì, quantità limitate di iPhone 7 in argento, oro, oro rosa e nero opaco saranno a disposizione dei clienti che si recano nei negozi Apple", ha spiegato Cupertino nelle scorse ore. "Durante il periodo dei preordini online, le quantità iniziali di iPhone 7 Plus in tutte le finiture, e di iPhone 7 in Jet Black, sono esaurite, e non saranno disponibili nei negozi".
E Apple ha creato una pagina 'ad hoc' che mostra le foto degli Apple Store in giro per il mondo.
A Roma, più di una sessantina di fan della Mela morsicata hanno atteso sin dall'alba l'apertura straordinaria delle 8,00 dell'Apple Store di Porta di Roma per la consegna del nuovo iPhone 7, riservata ai preordini. Alcuni erano in attesa sin da ieri e avevano trascorso la notte nelle auto del parcheggio, attrezzati con coperte e sacchi a pelo. Alle persone in coda, per lo più giovani o giovanissimi, questa mattina la Apple ha offerto caffé, cornetti e acqua. I primi ad entrare nello Store sono stati accolti dalla tradizionale 'ola' e dagli applausi dello staff.
Grande entusiasmo tra i primi usciti col nuovo melafonino che avevano preordinato nei giorni scorsi. Un po' di delusione invece tra coloro che non avevano preordinato il melafonino ma si erano fatti la fila lo stesso: si sono dovuti accontentare di ordinare i modelli dell'iPhone 7 e iPhone 7 Plus gia' esauriti, come i nuovi colori 'Jet Black' e 'Black', che potranno tornare a ritirare solo intorno a novembre.
L'iPhone è il prodotto di punta di Apple, costituisce i due terzi dei ricavi. E Cupertino conta molto sulla risposta del mercato per compensare un anno difficile, tra il braccio di ferro con l'Fbi per lo sblocco dell'iPhone del killer di San Bernardino e la decisione della Ue di richiedere alla società 13 miliardi di tasse non versate all'Irlanda. E pochi giorni fa si è diffusa la notizia che è arrivato al capolinea il progetto di Cupertino per realizzare un'auto senza guidatore e fare concorrenza a Google.
Inoltre, benché il colosso tecnologico sia una delle società che vale di più al mondo, nel 2016 ha dato il primo segnale d'arresto con un calo dei ricavi e 10 milioni di iPhone venduti in meno. Non si era mai visto dal 2007, anno in cui Steve Jobs lanciò il primo iPhone, inaugurando l'epoca degli smartphone.
Ora il settore da' chiari segnali di saturazione e si basa sempre di più sulla sostituzione dei vecchi apparecchi piuttosto che su nuovi utenti. A certificare questo trend la società di analisi Idc: stima che nel 2016 la crescita si attesterà ad un misero 1,6%, in caduta libera rispetto al 10,6% dell'anno scorso.

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