Lo scorso anno, in occasione della WWDC, Apple aveva ufficializzato il nuovo iOS 10, ennesima versione del proprio sistema operativo per dispositivi mobile che prendeva ispirazione un po’ dalla concorrenza, ottenendo un software più ricco. Quest’anno, con iOS 11, la volontà di volersi migliorare rimane e, sebbene molte delle novità non siano visibili fin da subito, c’è davvero tantissima carne al fuoco.
Vediamo insieme, all’interno di questo focus, tutte le novità di iOS 11 presenti nella versione finale del sistema operativo per dispositivi Apple. Il focus verrà aggiornato in seguito, nel corso delle settimane, ad ogni rilascio di una nuova versione contente eventuali novità da portare alla vostra attenzione.
Vi suggeriamo caldamente di passare al nuovo update per poter utilizzare al meglio i vostri dispositivi. L’aggiornamento come al solito è accessibile via OTA (Over The Air, direttamente dai dispositivi) o tramite iTunes.
Viene però introdotto un trucchetto molto curioso per spostare più applicazioni all’interno delle varie pagine della Springboard, incubo che ha da sempre tediato gli utenti iOS, costretti a svolgere l’attività app per app. Eseguirlo è semplice: basterà tenere premuto su un’app qualsiasi per avviare la modalità di editing delle app, che come al solito inizieranno il loro lieve tremolio. A questo punto, basta tenere premuta e trascinare verso il basso un’app da spostare e, senza lasciare il dito, selezionare le altre con un secondo dito. Queste raggiungeranno in fila la prima app selezionata e dove ancora state esercitando la pressione, per creare un piccolo gruppetto da spostare in tutte le schermate che gradite, senza creare alcuna cartella. Tanto semplice quanto geniale.
C’è anche un nuovo sfondo dedicato, come è ovvio che sia. Il resto delle novità si trova invece in sezioni specifiche; vediamole di seguito.
Apple in iOS 11 è voluta in parte ripartire, abolendo totalmente il centro notifiche. No, non è uno scherzo: il centro notifiche e la lockscreen, ovvero la schermata di sblocco, sono diventate la stessa medesima cosa. La schermata di sblocco, alla pressione del tasto Home, non cambia affatto, se non per il fatto che scorrendo verso l’alto è possibile sbirciare praticamente tutte le notifiche presenti, andando oltre le tre o quattro visibili su schermo senza sbloccare il terminale. Ciò significa che, chiunque ha fisicamente accesso al dispositivo, potrà però vedere tutte le notifiche senza sbloccarlo. Pro e contro. Tappando su ognuna di esse è poi possibile interagire in modo classico: per le app che supportano la risposta rapida troviamo il classico menù, mentre per le altre possiamo aprire al volo.
E il centro notifiche? Cosa succede scorrendo in Home dal bordo superiore verso il basso? Si ritorna alla lockscreen, in un certo senso, con una tendina che integra in grande la data e l’ora, e in basso tutte le varie notifiche. Si tratta di una trasposizione 1:1 pensata dalla casa di Cupertino per non confondere gli utenti nell’esperienza di consultazione delle notifiche. Il risultato finale potrebbe essere per alcuni controproducente, almeno all’inizio. Scorrendo da sinistra verso destra nel nuovo “centro notifiche” è possibile oltretutto accedere come al solito ai widget, nuovamente distinti in una sezione ad hoc. Questi sono ovviamente anche accessibili scorrendo anche la Home, sempre da sinistra verso destra, mostrando anche la ricerca come al solito.
Oltretutto, i tasti presenti di base sono solo alcuni, poiché è possibile accedere a svariate funzioni aggiuntive andando ad incrementare questo “mosaico” di tasti presenti nel Centro di controllo. Di base troviamo un quadrato più grande per la gestione musicale (app Musica), uno per la connettività con modalità aereo, dati cellulare, Wi-Fi e Bluetooth, e poi tanti altri più piccoli dedicati all’attivazione e disattivazione di funzioni rapide. Troviamo il blocco rotazione, la modalità Non disturbare, la condivisione schermo, la torcia, il timer, la calcolatrice e la fotocamera, nonché in due rettangoli stretti e alti la possibilità di regolare luminosità e volume – prima erano barre orizzontali strette e larghe, ora dei semplici blocchetti verticali da scorrere.
Ma non finisce qui. I vari tasti infatti reagiscono in base alla pressione prolungata su di essi, anche senza l’utilizzo del 3D Touch (quindi su tutti i dispositivi compatibili). Il riquadro dei toggle relativi alla connettività ad esempio, alla pressione prolungata, si amplia a tutto schermo mostrando anche le opzioni relative ad Airdrop e all’hotspot personale, funzioni che qualche utente si ritrova ad attivare e disattivare con frequenza. Ad una pressione prolungata degli interruttori musicali viene mostrato invece un modulo di controllo più ampio, con cui mettere in pausa/play il brano in riproduzione, passare al precedente o al successivo, abbassare o alzare il volume e scorrere ad un minutaggio preciso della traccia, nonché guardare la cover relativa all’album. Tappando in modo prolungato sulla condivisione schermo è possibile scegliere rapidamente verso quale dispositivo Airplay proiettare l’uscita video del dispositivo iOS, mentre su tasti come la torcia o il timer è possibile scegliere intensità della luce o durata del timer da attivare rapidamente, senza aprire alcuna app. Decisamente molto comodo!
Ma passiamo alle opzioni non presenti nel Centro di controllo di default, ma attivabili in un secondo momento. Nelle impostazioni dedicate troviamo infatti la possibilità di aggiungere degli interruttori dedicati a:
Aggiungendo tutti i vari toggle, sui dispositivi con display non troppo ampio, potrebbe essere necessario fare un brevissimo scroll per accedere a quelli più in basso; niente di particolarmente problematico, comunque, vista l’estrema praticità che offre il nuovo centro di controllo.
Al suo interno compare ora la possibilità di scegliere le tastiere ad una mano ottimizzate sia a sinistra che a destra: tale scelta andrà a raggruppare tutti i tasti presenti nella qwerty rispettivamente a sinistra o a destra (per mancini o destrimani), lasciando una porzione vuota per favorire il raggiungimento, sfruttando il semplice pollice, di tutti i tasti che la compongono. La cosa è tanto geniale quanto già stravista in quasi tutte le varie app tastiera su mobile; meglio tardi che mai. Ovviamente la funzione è pensata per chi ha le mani più minute e magari un iPhone di serie Plus, dal display più ampio e scomodo all’uso ad una mano.
Altra novità molto piacevole della tastiera di iOS 11 su iPad è la possibilità di raggiungere rapidamente i caratteri speciali associati alle classiche lettere semplicemente tramite uno swipe. Per farlo, sostanzialmente, basterà selezionare un tasto e trascinare verso il basso, inserendo rapidamente il carattere al volo durante le fasi di digitazione compulsiva.
Questa non è altro che la trasposizione della Dock di app presente all’interno della schermataHome, ma ora sempre accessibile anche nel multitasking. All’interno della Dock sono ovviamente presenti sempre e solo le app che preferiamo, da aprire al volo poiché magari fra quelle più utili da sfruttare quotidianamente. La novità principale della Dock è però un’altra: questa è richiamabile sempre, all’interno di qualsiasi app, effettuando uno swipe dal basso verso l’alto dalla cornice inferiore verso il centro del display. Un po’ come avviene su Mac, è finalmente possibile in qualsiasi momento accedere ad un proprio switcher di app, senza doverle andare a ricercare una ad una all’interno della Springboard.
Un bel passo in avanti per chi vuole fare produttività sul tablet di casa Apple, che da tempo era avvolto da un alone di staticità non indifferente.
Inoltre, su iPhone 8 Plus e iPhone X, è presente su iOS 11 la nuova funzione Illuminazione ritratto, la quale consente di modulare la luce presenti sui volti senza andare a rovinare gli scatti. Questa è davvero molto interessante, e segna un nuovo step nella fotografia mobile.
Se invece si fa tap sulla miniatura (o sulle miniature) degli screenshot appena acquisiti, il nuovo iOS 11 offre la possibilità di editare al volo ogni screen, consentendo il ritaglio e l’esecuzione di schizzi tramite i vari strumenti presenti in Note già conosciuti, piuttosto che eliminare specifiche schermate venute male. La funzione è molto utile a chi vuole mostrare nelle proprie screen delle specifiche cose e ha bisogno rapidamente di ritagliare o annotare qualcosa prima di salvarle, oltre che a chi vuole eseguire svariate screen e non solo una.
Se però si naviga in Foto e si accede al pannello di condivisione avanzata, scegliendo ad esempio Messaggi, a questo punto l’allegato potrà essere trascinato altrove tappando in modo prolungato e facendo doppio tap sul tasto Home per avviare il multitasking. A questo punto l’elemento multimediale scorrerà con voi nello switcher delle varie app aperte, consentendo di essere piazzato ad esempio in Note o in tutte le varie app che consentono l’inserimento di immagini. La cosa è invece decisamente molto più intuitiva su iPad, dove il drag and drop viene eseguito all’istante direttamente tramite la funzione Split Screen, senza giri di menù. Molto pratico, anche se in rari casi.
Sempre molto interessante è l’introduzione del nuovo AirPlay 2, evoluzione dello standard AirPlay di prima generazione che finalmente introduce l’opportunità di gestire l’audio senza fili su più linee. Ciò significa che, tutte le periferiche compatibili, potranno godere del supporto multi-room per condividere la stessa sorgente audio – iPhone o iPad – e trasmetterla in più destinazioni.
Restando in tema di tecnologie senza fili, curiosa l’apertura del chip NFC di iPhone agli sviluppatori di terzi: oltre ad Apple Pay, anche le altre app potranno interagire coi tag NFC presenti nelle varie periferiche, facendo un bel passo in avanti anche se in netto ritardo rispetto alla concorrenza. Ci sono però delle altre chicche nascoste: ad esempio, ora le AirPods possono essere personalizzate nella gesture “Doppio tap” in modo individuale: la cuffietta sinistra ad esempio può reagire in un modo, mentre quella destra in un altro, in base alle proprie necessità. Inoltre, all’interno delle impostazioni di Accessibilità giunge una nuova voce denominata “Inverti colori” che, a conti fatti, è una sorta di dark mode per rendere tutta la UI a sfondo nero, con caratteri bianchi, un po’ come visto in svariate app nei scorsi mesi. Molto piacevole per coloro che non amano abbagliarsi di luci bianche, sia di notte che di giorno.
Chiudono due funzioni di iOS 11 decisamente curiose e legate all’automatizzazione di alcune operazioni. La prima è il setup automatico di un nuovo dispositivo iOS, che ora può essere eseguita agilmente, senza digitare password e simili, direttamente avvicinandoun nuovo dispositivo (o uno appena ripristinato come nuovo) ad un altro device regolarmente configurato, sia esso dotato di iOS o di macOS. Ciò significa che, acquistando un nuovo iPhone ad esempio, per configurarlo col proprio Apple ID non servirà altro che avvicinarlo ad un Mac o ad un iPad: questo riceverà direttamente la configurazione Apple ID e tutti i dati associati ad iCloud, in pochi attimi. Magico. Allo stesso modo, per un nuovo dispositivo configurato col proprio account Apple ID, è possibile ricevere – previa autorizzazione da consentire a schermo – i dati di una connessione da un altro dispositivo iOS 11 che dispone già di quella connessione. Altro esempio rapido: acquistando e configurato un nuovo iPad, quando questo si trova nei paraggi di un iPhone già in possesso e nel range Wi-Fi di una specifica connessione, sull’iPhone comparirà un semplice messaggio che inviterà a fornire la password automaticamente al nuovo dispositivo. Comodo, vero?
Qui troviamo infatti tutti i file presenti sullo storage locale del dispositivo, su iCloud Drive, piuttosto che su servizi di clouding di terze parti come Box, Dropbox, OneDrive, Adobe Creative Cloud, Google Drive e compagnia cantante – ovviamente è necessario avere installato le varie app dedicate. Il risultato finale è una sorta di Finder che integra al suo interno foto, video, cartelle e quant’altro in modo ordinato e soprattutto misto.
Questi a loro volta possono essere consultati, salvati in offline o condivisi; tutto all’interno di un’unica app, decisamente utile a tutti gli studenti o professionisti che si ritrovano ad avere più servizi di clouding. I file possono essere a loro volta taggati o aggiunti ai preferiti, per essere filtrati e trovati al volo, sebbene esista anche una apposita funzionalità di ricerca che scansiona tutti i vari servizi annessi per ritrovare gli specifici file. Davvero molto comoda e utile, File è in grado di supportare l’allocazione di un elevato numero di file, tra cui anche i noti audio ad alta risoluzione in formato FLAC. Comoda è anche la presenza di una voce “Salva in File” all’interno del menù di condivisione, in modo tale da archiviare cose utili qualora si presentassero in qualsiasi app.
Foto invece si arricchisce, oltre che del nuovo algoritmo di compressione degli scatti, di nuove opzioni per le Live Photo sui dispositivi che le supportano, ovvero gli effetti Loop e Rimbalzo. Sebbene presentino un nome specifico, non sono altro che quanto viene fatto da tempo ormai su Instagram, per creare brevi video animati in loop piuttosto che dei corti che vanno a mo’ di boomerang. Decisamente tanto curiosa quanto interessante è invece l’introduzione della terza opzione Live dedicata alla Lunga esposizione. Essa consente, con una Live Photo, di creare una immagine statica che gode della Lunga esposizione e delle scie che la tecnica fotografica comporta. Per approfondire vi rimandiamo alla nostra guida sul tempo di esposizione. Chiudono le novità di Foto anche il supporto alle GIF animate, finalmente, e la possibilità, in modalità di editing delle Live Photo, di selezionare lo scatto migliore da rendere foto principale all’interno del Rullino.
Sì, avete capito bene, Note può adesso effettuare lo scan di fogli cartacei per digitalizzarli con lo scopo di archiviare in immagine digitale semplice i propri documenti più importanti, piuttosto che pagine utili allo studio. Per attivare tale funzionalità non servirà altro che tappare sul nuovo tasto “+” che appare nella tastiera contestuale di Note e scegliere l’opzione Scansiona documenti. Questa andrà ad aprire la fotocamera, tramite la quale è necessario puntare ad un foglio davanti a voi. Identificato, l’app colorerà il foglio in realtà aumentata di giallo, facendovi rendere conto se sta prendendo i giusti margini senza preoccuparvi più di tanto di mettere l’iPhone o l’iPad in perpendicolare al piano di appoggio – sebbene meglio lo si fa, meglio sarà il risultato finale.
Scattata la foto, Note offrirà immediatamente il foglio digitalizzato, che verrà a sua volta salvato nella nota stessa che avete aperto. Se dovesse riscontrare difficoltà, l’app chiederà anche di posizionare al top quattro punti ai vertici del foglio. Il risultato finale potrà poi semplicemente essere conservato, piuttosto che editato tramite la funzione di editing dei documenti già citata, o salvato semplicemente su iBooks o iCloud Drive. Tutto davvero molto comodo!
Inoltre, su iPad e con Apple Pencil, iOS 11 sfrutta il movimento dello stylus per aprire all’istante Note, per velocizzare il processo di presa di appunti utili che potreste dimenticare qualche secondo dopo.
Presente inoltre un sistema di blocco delle frodi via SMS che talvolta spuntano con la finalità di sottoscrivere servizi a pagamento, e le Business Chat, una sorta di alternativa ai classici messaggi che potranno essere sfruttati dai vari brand per realizzare un’assistenza diretta ai propri clienti. La funzionalità è molto interessante perché mette decisamente in secondo piano tutti i servizi di chat live sfruttati dalle aziende, spesso molto poco efficienti. Ovviamente è necessario che le specifiche aziende scelgano di adottare la funzione per dar vita ad una Business Chat.
Come se non bastasse troviamo finalmente la possibilità di condividere file con altri utenti tramite iCloud Drive, lo storage condiviso se impostato un gruppo in Famiglia, il backup remoto e l’autocompletamento delle password tramite il Portachiavi anche nelle app di terzi. Quest’ultima è sicuramente una delle funzionalità più di spicco: il Portachiavi consente infatti finalmente non solo di archiviare username e password dei siti web navigati tramite Safari, ma anche delle varie app di terzi installate, rendendo praticamente non necessario digitare username e password durante il login sui nuovi dispositivi.
Podcast viene riconcepita totalmente per ciò che riguarda l’interfaccia grafica, allineandosi a Musica, mentre Apple Music integra ora il supporto ad app di terzi per poter accedere alla propria libreria tramite un regolare abbonamento attivo, piuttosto che la compatibilità con In famiglia per la condivisione e implementazione di playlist con altri membri.
Borsa viene lievemente ottimizzata nella UI, mentre la funzionalità Timer di orologio raggiunge finalmente la possibilità di decidere dei conti alla rovescia senza scaglioni predefiniti di secondi – malati del fitness, gioite. Interessanti aggiunte anche per Salute, che ora ha nuove funzioni di tracking per i livelli di insulina e altre misurazioni utili per i soggetti diabetici, i quali possono finalmente anche acquistare dei dispositivi di misurazione Bluetooth esterni per poter eseguire delle analisi. Il tutto è ovviamente rispecchiato in tandem in watchOS 4, che ora dispone anche il supporto al Core Bluetooth per poter eseguire misurazioni con strumenti esterni senza l’utilizzo diretto di un dispositivo iOS. Non mancano inoltre delle migliorie per quanto riguarda gli allenamenti e i relativi percorsi.
Anche Mappe cambia con iOS 11, ma non più di tanto per l’Italia. Aggiunte infatti le velocità su strada e le mappe di alcuni grandi ambienti come i centri commerciali o gli aeroporti – coff coff ispirazione a Google -, ma solo negli USA, mentre in Cina vengono resi disponibili gli avvisi sul traffico grazie alle videocamere dedicate sparse nel Paese. C’è anche qualcosa per noi, non temete: vengono infatti introdotte le indicazioni visive sul cambio di corsia durante la navigazione e la possibilità di effettuare zoom ad una mano, sempre a navigatore aperto.
Chiude FaceTime, che ora consente, durante le chiamate, di scattare anche delle Live Photo per imprimere momenti importanti di una conversazione.
Altra novità, sicuramente più utile, è legata alla traduzione: è finalmente possibile infatti richiedere all’assistente di tradurre una frase in uno specifico idioma. L’italiano è fra quelli compresi, e la funzionalità per chi studia altre lingue o per chi viaggia non è affatto cosa da poco. Ben fatto Siri!
Inoltre, tramite una apposita voce presente all’interno delle Impostazioni di Accessibilità, è possibile scrivere a Siri dei comandi da eseguire. La funzionalità era già tecnicamente possibile di base, tappando sull’apposito spazio dedicato alla propria richiesta e modificando il tutto, ma sicuramente la nuova possibilità va incontro agli utenti affetti da mutismo.
Chiudono il tutto delle notevoli ottimizzazioni nella voce di Siri, ora più naturale, e ai risultati che offre, con più tipologie di contenuto in output.
La funzionalità è integrata all’interno di Messaggi. Per richiamarla non servirà altro che, all’interno di una conversazione, tappare sulla cifra che l’altro contatto ha scritto in chat. Immaginate una conversazione tipo, all’interno della quale un amico vi chiede 20€. Pigiando su “20€” si aprirà un nuovo modulo che, se attivato Apple Pay, andrà a permettere di selezionare la cifra effettiva da inviare da confermare. Inviando il messaggio, l’altro utente riceverà un allegato su iMessage e, immediatamente, la cifra richiesta.
La persona ovviamente deve disporre di un account Apple ID con Apple Pay attivo, e niente di più. Ovviamente è possibile fare anche l’inverso, ovvero richiedere del denaro che l’altro utente potrà, eventualmente, andare a pagare. La funzione è decisamente molto curiosa e utile, sebbene sia vincolata ad iMessage e obblighi gli utenti ad utilizzare l’app di messaging di casa Cupertino.
Questi oltretutto cambiano per rispecchiare un po’ ciò che effettivamente gli utenti cercano sulla piattaforma: app e giochi. Via quindi i menù dedicati a classifiche e categorie, sempre meno sfruttate dagli utenti nel tempo. Per le classifiche oltretutto, se avete seguito i retroscena vissuti negli scorsi anni, saprete sicuramente che vengono svolte delle attività non proprio pulite da parte delle software house che vogliono risultare in cima. Nonostante ciò, queste non sono sparite, ma si trovano all’interno delle nuove categorie Giochi e App. Nella prima è possibile trovare solo videogame, mentre nella seconda sono disponibili tutte le varie utility: distinzione semplice, pulita ed utile.
All’interno delle categorie sono presenti, oltre alle classifiche e alle sottocategorie dedicate, le varie app consigliate e messe in rilievo da Apple. Lo stesso avviene nella schermata “Oggi” nuova di zecca, dove presenziano fondamentalmente le app più importanti per le novità che hanno introdotto, o grosse uscite da parte di software house di rilievo.
Inoltre, con iOS 11 Apple vuole portare all’evidenza tre nuove tipologie di contenuti, utilizzati solo in parte in passato: troviamo infatti le storie quotidiane, realizzate da un team editorialededicato in base ai prodotti più rilevanti, i tip and tricks, una vera e propria serie di articoli dedicati a come fare determinate cose nelle app più ricercate, e le liste di app, ovvero tutte quelle app degne di nota per lo svolgimento di un’attività.
Insomma, Apple si è ispirata un po’ a cosa gli utenti ricercavano sui vari siti web e blog del settore (sì, Ridble è fra quelli), fornendo delle soluzioni integrate direttamente all’interno di App Store. Il team editoriale che si occupa di questi contenuti è presente in ogni nazione, in modo da offrire contenuti ottimizzati e non semplici traduzioni testuali.
Sì, perché nel nuovo iOS Apple ha integrato un nuovo kit, denominato AR Kit, per consentire agli sviluppatori di sfruttare al massimo l’hardware di iPhone e iPad e realizzare app di realtà virtuale ottimizzate come mai prima d’ora. Cosa cambia all’atto pratico agli sviluppatori e, di conseguenza, a noi utenti? Non sarà più necessario lavorare mesi e mesi per avere un motore grafico in grado di reagire al meglio con la fotocamera e con i propri movimenti: lo offre direttamente Apple, all’interno del suo kit, rendendo molto più facile e meno impegnativo il lavoro finale.
Ciò significa che, con estrema probabilità, saranno sempre di più le app che nel tempo sfrutteranno questa tecnologia – si tratta di avere a schermo, contestualmente all’ambiente che ci circonda, oggetti che in realtà non ci sono. Un esempio lampante potrebbe essere Pokémon GO, gioco record per il 2017 che ha portato i mostriciattoli tascabili anche su smartphone. Anche Pokémon GO sarà ottimizzato con AR Kit, consentendo di avere un esperienza di cattura ancora più ottimizzata di quanto già non lo sia ora, con reazioni più realistiche grazie ad una fisica estremamente curata.
iOS 11 è disponibile sui seguenti dispositivi:
Adattatore FSP FSP180-50PLA1 FSP180-50PLA Power Supply 220w
samsung AA-PLPN6AR Batteria del computer portatile per Samsung AA-PLPN6AR serie
Adattatore Lenovo ideapad 100S-11IBY 80R2003UUS
Lenovo BL268 Batteria del computer portatile per Lenovo ZUK Z2
Adattatore Asus G750JX G750JW G750JZ Laptop
Vediamo insieme, all’interno di questo focus, tutte le novità di iOS 11 presenti nella versione finale del sistema operativo per dispositivi Apple. Il focus verrà aggiornato in seguito, nel corso delle settimane, ad ogni rilascio di una nuova versione contente eventuali novità da portare alla vostra attenzione.
iOS 11.2.2 novità
Nelle scorse ore, Apple ha rilasciato un minor update di iOS 11.2.2. Non sono riportate novità sostanziali, ma bensì la compagnia ha voluto introdurre ulteriori fix per quanto riguarda “Meltdown” e “Spectre”, le vulnerabilità hardware descritte dall’azienda che prendono di mira un particolare processo di funzionamento di tutte le CPU presenti nei Mac e dispositivi iOS.Vi suggeriamo caldamente di passare al nuovo update per poter utilizzare al meglio i vostri dispositivi. L’aggiornamento come al solito è accessibile via OTA (Over The Air, direttamente dai dispositivi) o tramite iTunes.
Design e UI: via il superfluo, benvenuta personalizzazione
Dal punto di vista estetico, iOS 11 non cambia particolarmente, anzi. L’interfaccia grafica con la griglia ordinata di app dalle icone quadrate e stondate agli angoli rimane prettamente immutata, probabilmente poiché oramai vincente e in grado di distinguere in modo deciso il sistema operativo di Apple dagli altri. Come al solito cambiano un po’ le transizioni, ovvero gli effetti che compaiono a schermo quando si passa da una schermata all’altra: ora ad esempio la lockscreen compare con una sfocatura che elegantemente sparisce, mentre anche le app appaiono a schermo con una transizione leggermente più lenta. All’uscita di un’app e al ritorno nella Home, la griglia di app compare con un leggero zoom in avanti. Per il resto, tutto rimane al suo posto, tranne il font in alcune app di sistema che è stato reso più evidente e marcato – sì, nelle app che presentano il proprio titolo in testa, questo è decisamente enorme e ben in risalto, così da non far perdere l’utente durante l’utilizzo frenetico del dispositivo.Viene però introdotto un trucchetto molto curioso per spostare più applicazioni all’interno delle varie pagine della Springboard, incubo che ha da sempre tediato gli utenti iOS, costretti a svolgere l’attività app per app. Eseguirlo è semplice: basterà tenere premuto su un’app qualsiasi per avviare la modalità di editing delle app, che come al solito inizieranno il loro lieve tremolio. A questo punto, basta tenere premuta e trascinare verso il basso un’app da spostare e, senza lasciare il dito, selezionare le altre con un secondo dito. Queste raggiungeranno in fila la prima app selezionata e dove ancora state esercitando la pressione, per creare un piccolo gruppetto da spostare in tutte le schermate che gradite, senza creare alcuna cartella. Tanto semplice quanto geniale.
C’è anche un nuovo sfondo dedicato, come è ovvio che sia. Il resto delle novità si trova invece in sezioni specifiche; vediamole di seguito.
Lockscreen e centro notifiche: una cosa sola
iOS e le notifiche hanno sempre avuto un rapporto di amore ed odio. Se da una parte sono state decisamente molto apprezzate anche dalla concorrenza, poiché dotate di un sistema di risposta rapida decisamente efficace e della possibilità di raggrupparsi in modo intelligente, dall’altra il centro notifiche è sempre risultato abbastanza scomodo, poiché ingombrante e difficile da consultare con moltissime notifiche.Apple in iOS 11 è voluta in parte ripartire, abolendo totalmente il centro notifiche. No, non è uno scherzo: il centro notifiche e la lockscreen, ovvero la schermata di sblocco, sono diventate la stessa medesima cosa. La schermata di sblocco, alla pressione del tasto Home, non cambia affatto, se non per il fatto che scorrendo verso l’alto è possibile sbirciare praticamente tutte le notifiche presenti, andando oltre le tre o quattro visibili su schermo senza sbloccare il terminale. Ciò significa che, chiunque ha fisicamente accesso al dispositivo, potrà però vedere tutte le notifiche senza sbloccarlo. Pro e contro. Tappando su ognuna di esse è poi possibile interagire in modo classico: per le app che supportano la risposta rapida troviamo il classico menù, mentre per le altre possiamo aprire al volo.
E il centro notifiche? Cosa succede scorrendo in Home dal bordo superiore verso il basso? Si ritorna alla lockscreen, in un certo senso, con una tendina che integra in grande la data e l’ora, e in basso tutte le varie notifiche. Si tratta di una trasposizione 1:1 pensata dalla casa di Cupertino per non confondere gli utenti nell’esperienza di consultazione delle notifiche. Il risultato finale potrebbe essere per alcuni controproducente, almeno all’inizio. Scorrendo da sinistra verso destra nel nuovo “centro notifiche” è possibile oltretutto accedere come al solito ai widget, nuovamente distinti in una sezione ad hoc. Questi sono ovviamente anche accessibili scorrendo anche la Home, sempre da sinistra verso destra, mostrando anche la ricerca come al solito.
Centro di controllo: solo i toggle che vogliamo
Il Centro di controllo è una porzione grafica di iOS 11decisamente rinnovata, in toto. Anziché integrare tutti i vari tasti in modo omogeneo e preciso all’interno di una tendina, Apple ha ben pensato di creare un’intera schermata dove questi si presentano ordinati in un mosaico, con quadrati più piccoli o più grandi, e vari rettangoli. La novità essenziale in tutto ciò è però legata alla personalizzazione: è finalmente possibile, tramite un menù dedicato all’interno delle impostazioni, andare a scegliere quali tasti visualizzare e quali nascondere.Oltretutto, i tasti presenti di base sono solo alcuni, poiché è possibile accedere a svariate funzioni aggiuntive andando ad incrementare questo “mosaico” di tasti presenti nel Centro di controllo. Di base troviamo un quadrato più grande per la gestione musicale (app Musica), uno per la connettività con modalità aereo, dati cellulare, Wi-Fi e Bluetooth, e poi tanti altri più piccoli dedicati all’attivazione e disattivazione di funzioni rapide. Troviamo il blocco rotazione, la modalità Non disturbare, la condivisione schermo, la torcia, il timer, la calcolatrice e la fotocamera, nonché in due rettangoli stretti e alti la possibilità di regolare luminosità e volume – prima erano barre orizzontali strette e larghe, ora dei semplici blocchetti verticali da scorrere.
Ma non finisce qui. I vari tasti infatti reagiscono in base alla pressione prolungata su di essi, anche senza l’utilizzo del 3D Touch (quindi su tutti i dispositivi compatibili). Il riquadro dei toggle relativi alla connettività ad esempio, alla pressione prolungata, si amplia a tutto schermo mostrando anche le opzioni relative ad Airdrop e all’hotspot personale, funzioni che qualche utente si ritrova ad attivare e disattivare con frequenza. Ad una pressione prolungata degli interruttori musicali viene mostrato invece un modulo di controllo più ampio, con cui mettere in pausa/play il brano in riproduzione, passare al precedente o al successivo, abbassare o alzare il volume e scorrere ad un minutaggio preciso della traccia, nonché guardare la cover relativa all’album. Tappando in modo prolungato sulla condivisione schermo è possibile scegliere rapidamente verso quale dispositivo Airplay proiettare l’uscita video del dispositivo iOS, mentre su tasti come la torcia o il timer è possibile scegliere intensità della luce o durata del timer da attivare rapidamente, senza aprire alcuna app. Decisamente molto comodo!
Ma passiamo alle opzioni non presenti nel Centro di controllo di default, ma attivabili in un secondo momento. Nelle impostazioni dedicate troviamo infatti la possibilità di aggiungere degli interruttori dedicati a:
- Accessibilità – accesso rapido alle abbreviazioni presenti in Accessibilità
- Apple TV Remote – se installata l’app
- Cronometro
- Accesso guidato
- Lente di ingrandimento – per zoommare oggetti con la fotocamera
- Memo vocali
- Non disturbare alla guida – nuova modalità per non ricevere alcun tipo di notifica durante la navigazione in auto
- Note
- Risparmio energetico
- Screen recording – nuova funzione per catturare rapidamente video direttamente dal dispositivo
- Sveglia
- Dimensione testo
- Portafogli
Aggiungendo tutti i vari toggle, sui dispositivi con display non troppo ampio, potrebbe essere necessario fare un brevissimo scroll per accedere a quelli più in basso; niente di particolarmente problematico, comunque, vista l’estrema praticità che offre il nuovo centro di controllo.
Tastiera ad una mano e swipe su iPad
Un’altra piccola grande novità integrata nella UI del nuovo iOS 11 è relativa alla tastiera, che finalmente offre la possibilità di essere raggruppata e allineata a destra o a sinistra per facilitarela digitazione ad una mano. Tappando in modo prolungato sul tasto dedicato alla tastiera Emoji infatti, comparirà un piccolo popup relativo alle impostazioni tastiera, tramite il quale è possibile anche switchare rapidamente alle varie tastiere localizzate ad altre lingue.Al suo interno compare ora la possibilità di scegliere le tastiere ad una mano ottimizzate sia a sinistra che a destra: tale scelta andrà a raggruppare tutti i tasti presenti nella qwerty rispettivamente a sinistra o a destra (per mancini o destrimani), lasciando una porzione vuota per favorire il raggiungimento, sfruttando il semplice pollice, di tutti i tasti che la compongono. La cosa è tanto geniale quanto già stravista in quasi tutte le varie app tastiera su mobile; meglio tardi che mai. Ovviamente la funzione è pensata per chi ha le mani più minute e magari un iPhone di serie Plus, dal display più ampio e scomodo all’uso ad una mano.
Altra novità molto piacevole della tastiera di iOS 11 su iPad è la possibilità di raggiungere rapidamente i caratteri speciali associati alle classiche lettere semplicemente tramite uno swipe. Per farlo, sostanzialmente, basterà selezionare un tasto e trascinare verso il basso, inserendo rapidamente il carattere al volo durante le fasi di digitazione compulsiva.
Multitasking e dock su iPad
Novità relegata esclusivamente iPad è una vera e propria rinascita dell’interfaccia di multitasking. La nuova schermata, accessibile come al solito tramite gesture o mediante la doppia pressione del tasto Home, è decisamente più ordinata e funzionale rispetto a prima. Troviamo infatti, lateralmente sulla destra, il nuovo Centro di controllo con tutti i toggle che abbiamo scelto, alla sua sinistra le miniature delle app aperte in memoria o più recenti e, in basso, la nuova Dock.Questa non è altro che la trasposizione della Dock di app presente all’interno della schermataHome, ma ora sempre accessibile anche nel multitasking. All’interno della Dock sono ovviamente presenti sempre e solo le app che preferiamo, da aprire al volo poiché magari fra quelle più utili da sfruttare quotidianamente. La novità principale della Dock è però un’altra: questa è richiamabile sempre, all’interno di qualsiasi app, effettuando uno swipe dal basso verso l’alto dalla cornice inferiore verso il centro del display. Un po’ come avviene su Mac, è finalmente possibile in qualsiasi momento accedere ad un proprio switcher di app, senza doverle andare a ricercare una ad una all’interno della Springboard.
Un bel passo in avanti per chi vuole fare produttività sul tablet di casa Apple, che da tempo era avvolto da un alone di staticità non indifferente.
Funzioni di sistema: tanti miglioramenti, poco evidenti ad occhio nudo
H.265 e compressione fotografica
Passiamo a qualche novità sotto al cofano di iOS 11. Ce ne sono davvero tante, tantissime, quasi tutte passate in secondo piano anche durante la presentazione ufficiale del nuovo sistema operativo. Iniziamo dal supporto al codec H.265, attivabile direttamente all’interno delle impostazioni dedicate alla fotocamera. Questo sostanzialmente consente di acquisire dei video che mantengono la qualità offerta dai sensori presenti all’interno di iPhone o iPad, andando però a ridurne notevolmente lo spazio in memoria. Il codec H.265, noto anche come HEVC, è ormai uno standard da mesi su moltissime piattaforme, ma vederlo arrivare ad esempio su iPhone, notoriamente dispositivo dalla memoria non espandibile, non può che essere un passo in avanti non da poco. Oltre ad esso, Apple ha integrato anche un nuovo algoritmo in grado di realizzare degli scatti fotografici più leggeri, senza perdita di qualità – un chiaro segno che i prossimi iPhone avranno sensori ancora più definiti, e che era necessario salvaguardare ancora una volta lo storage dei dispositivi.Inoltre, su iPhone 8 Plus e iPhone X, è presente su iOS 11 la nuova funzione Illuminazione ritratto, la quale consente di modulare la luce presenti sui volti senza andare a rovinare gli scatti. Questa è davvero molto interessante, e segna un nuovo step nella fotografia mobile.
Registrazione schermo
Proseguendo, sempre restando nelle novità meno evidenti, troviamo una grandissima novità per l’acquisizione di video del display del proprio dispositivo, noti anche come “screen recording“. Per realizzare delle registrazioni del display del proprio iDevice si è sempre notoriamente dovuto ricorrere al collegamento ad un PC o Mac tramite QuickTime, oppure sfruttare delle app poco affidabili comunque presenti su App Store. Ora non ce n’è più bisogno, perché iOS 11 sfrutta la funzione Registrazione schermo. Presente anche all’interno del Centro di controllo, questa non farà altro che avviare uno screen recording che finirà successivamente nel rullino: ottimo per chi vuole ad esempio mostrare come si esegue una specifica operazione, piuttosto che acquisire dei gameplay direttamente da iPhone o iPad. Alla pressione prolungata del toggle dedicato nel Centro di controllo è inoltre possibile scegliere se acquisire o meno l’audio dal microfono. Davvero niente male!Screenshot
Sono ancora tante le funzioni presenti di base all’interno del nuovo iOS 11. Troviamo ad esempio la nuova funzione di screenshot, accessibile sempre alla pressione di tasto Sleep/Power e tasto Home simultanea. Per tale scopo Apple ha ben pensato di ispirarsi un po’ ad Android, integrando una miniatura in basso a sinistra dell’ultimo screenshot eseguito: qui è doveroso distinguere due casi. L’immagine di base viene ovviamente salvata nel rullino, e se non si interagisce con la piccola miniatura in basso a sinistra che compare a schermo, non cambia nulla rispetto al passato.Se invece si fa tap sulla miniatura (o sulle miniature) degli screenshot appena acquisiti, il nuovo iOS 11 offre la possibilità di editare al volo ogni screen, consentendo il ritaglio e l’esecuzione di schizzi tramite i vari strumenti presenti in Note già conosciuti, piuttosto che eliminare specifiche schermate venute male. La funzione è molto utile a chi vuole mostrare nelle proprie screen delle specifiche cose e ha bisogno rapidamente di ritagliare o annotare qualcosa prima di salvarle, oltre che a chi vuole eseguire svariate screen e non solo una.
Drag and Drop
Proseguendo troviamo anche il supporto al drag and drop, ovvero al trascinamento di elementi da un’app all’altra. Avete capito bene: con iOS 11 è possibile trasportare elementi come foto o video direttamente da un’app all’altra, purché il contenuto multimediale sia editabile, e quindi soggetto a reversibilità. Per intenderci, non potete trascinare un’immagine inviata ad un contatto su iMessage su Note, poiché l’immagine è stata già inviata all’utente.Se però si naviga in Foto e si accede al pannello di condivisione avanzata, scegliendo ad esempio Messaggi, a questo punto l’allegato potrà essere trascinato altrove tappando in modo prolungato e facendo doppio tap sul tasto Home per avviare il multitasking. A questo punto l’elemento multimediale scorrerà con voi nello switcher delle varie app aperte, consentendo di essere piazzato ad esempio in Note o in tutte le varie app che consentono l’inserimento di immagini. La cosa è invece decisamente molto più intuitiva su iPad, dove il drag and drop viene eseguito all’istante direttamente tramite la funzione Split Screen, senza giri di menù. Molto pratico, anche se in rari casi.
Altre funzioni
Ma non finisce qui, perché le funzioni “secondarie” nascoste all’interno di iOS 11 sono ancora tante. Troviamo infatti, ad esempio, la nuova voce all’interno del menù di condivisione rapida delle immagini per creare rapidamente una watch face, da mandare rapidamente sul nostro Apple Watch dotata del nuovo watchOS 4. Decisamente pratica e utile, per chi ha anche lo smartwatch di casa Apple. Allo stesso modo è stata introdotta anche l’opzione per convertire foto in PDF, nella nuova voce del menù di condivisione. Questa converte le foto in PDF e ne consente l’editing rapido sfruttando gli strumenti di disegno presenti in Note, per eventualmente realizzare firme in digitale o prendere annotazioni. Molto molto pratico.Sempre molto interessante è l’introduzione del nuovo AirPlay 2, evoluzione dello standard AirPlay di prima generazione che finalmente introduce l’opportunità di gestire l’audio senza fili su più linee. Ciò significa che, tutte le periferiche compatibili, potranno godere del supporto multi-room per condividere la stessa sorgente audio – iPhone o iPad – e trasmetterla in più destinazioni.
Restando in tema di tecnologie senza fili, curiosa l’apertura del chip NFC di iPhone agli sviluppatori di terzi: oltre ad Apple Pay, anche le altre app potranno interagire coi tag NFC presenti nelle varie periferiche, facendo un bel passo in avanti anche se in netto ritardo rispetto alla concorrenza. Ci sono però delle altre chicche nascoste: ad esempio, ora le AirPods possono essere personalizzate nella gesture “Doppio tap” in modo individuale: la cuffietta sinistra ad esempio può reagire in un modo, mentre quella destra in un altro, in base alle proprie necessità. Inoltre, all’interno delle impostazioni di Accessibilità giunge una nuova voce denominata “Inverti colori” che, a conti fatti, è una sorta di dark mode per rendere tutta la UI a sfondo nero, con caratteri bianchi, un po’ come visto in svariate app nei scorsi mesi. Molto piacevole per coloro che non amano abbagliarsi di luci bianche, sia di notte che di giorno.
Chiudono due funzioni di iOS 11 decisamente curiose e legate all’automatizzazione di alcune operazioni. La prima è il setup automatico di un nuovo dispositivo iOS, che ora può essere eseguita agilmente, senza digitare password e simili, direttamente avvicinandoun nuovo dispositivo (o uno appena ripristinato come nuovo) ad un altro device regolarmente configurato, sia esso dotato di iOS o di macOS. Ciò significa che, acquistando un nuovo iPhone ad esempio, per configurarlo col proprio Apple ID non servirà altro che avvicinarlo ad un Mac o ad un iPad: questo riceverà direttamente la configurazione Apple ID e tutti i dati associati ad iCloud, in pochi attimi. Magico. Allo stesso modo, per un nuovo dispositivo configurato col proprio account Apple ID, è possibile ricevere – previa autorizzazione da consentire a schermo – i dati di una connessione da un altro dispositivo iOS 11 che dispone già di quella connessione. Altro esempio rapido: acquistando e configurato un nuovo iPad, quando questo si trova nei paraggi di un iPhone già in possesso e nel range Wi-Fi di una specifica connessione, sull’iPhone comparirà un semplice messaggio che inviterà a fornire la password automaticamente al nuovo dispositivo. Comodo, vero?
App di sistema: File e tante altre piccole chicche
Come ogni nuova versione di iOS che si rispetti, ovviamente iOS 11 integra svariate novità anche per le app di sistema. Queste non si sono rivoluzionate, ma Apple ha ben pensato di integrare al loro interno diverse funzionalità aggiuntive; vediamole tutte.File
File è ufficialmente la unica e sola nuova app integrata all’interno di iOS 11. Questa va a sopperire alla storica assenza di una zona dell’OS dedicata alla gestione dei file di vario tipo. Alt, però: non è un vero e proprio file explorer all’interno del quale troviamo i file di sistema, cosa che Apple non permetterebbe mai, bensì un luogo dove raggiungere tutti i propri documenti digitali personali, siano essi locali o associati ad un servizio di clouding.Qui troviamo infatti tutti i file presenti sullo storage locale del dispositivo, su iCloud Drive, piuttosto che su servizi di clouding di terze parti come Box, Dropbox, OneDrive, Adobe Creative Cloud, Google Drive e compagnia cantante – ovviamente è necessario avere installato le varie app dedicate. Il risultato finale è una sorta di Finder che integra al suo interno foto, video, cartelle e quant’altro in modo ordinato e soprattutto misto.
Questi a loro volta possono essere consultati, salvati in offline o condivisi; tutto all’interno di un’unica app, decisamente utile a tutti gli studenti o professionisti che si ritrovano ad avere più servizi di clouding. I file possono essere a loro volta taggati o aggiunti ai preferiti, per essere filtrati e trovati al volo, sebbene esista anche una apposita funzionalità di ricerca che scansiona tutti i vari servizi annessi per ritrovare gli specifici file. Davvero molto comoda e utile, File è in grado di supportare l’allocazione di un elevato numero di file, tra cui anche i noti audio ad alta risoluzione in formato FLAC. Comoda è anche la presenza di una voce “Salva in File” all’interno del menù di condivisione, in modo tale da archiviare cose utili qualora si presentassero in qualsiasi app.
Fotocamera e Foto
Svariate le novità anche per le app legate alle immagini, ovvero Foto e Fotocamera. Quest’ultima in iOS 11 è stata rivista con la possibilità di scansionare i codici QR di stock, grande assenza su iOS di stock. Questi devono essere semplicemente inquadrati e messi a fuoco per visualizzare un apposito popup a comparsa in alto, da tappare per eseguire eventualmente l’apertura di link dal web tramite Safari, oppure il pairing rapido ad una connessione Wi-Fi. Non manca inoltre un revamp dell’interfaccia dedicata ai filtri, che non si presenta più come una griglia complessiva ma come un elenco da scorrere da sinistra verso destra, con il risultato live direttamente a schermo intero.Foto invece si arricchisce, oltre che del nuovo algoritmo di compressione degli scatti, di nuove opzioni per le Live Photo sui dispositivi che le supportano, ovvero gli effetti Loop e Rimbalzo. Sebbene presentino un nome specifico, non sono altro che quanto viene fatto da tempo ormai su Instagram, per creare brevi video animati in loop piuttosto che dei corti che vanno a mo’ di boomerang. Decisamente tanto curiosa quanto interessante è invece l’introduzione della terza opzione Live dedicata alla Lunga esposizione. Essa consente, con una Live Photo, di creare una immagine statica che gode della Lunga esposizione e delle scie che la tecnica fotografica comporta. Per approfondire vi rimandiamo alla nostra guida sul tempo di esposizione. Chiudono le novità di Foto anche il supporto alle GIF animate, finalmente, e la possibilità, in modalità di editing delle Live Photo, di selezionare lo scatto migliore da rendere foto principale all’interno del Rullino.
Note
Anche Note in iOS 11 si rivoluziona non poco. Oltre alle varie possibilità di editing di screenshot, PDF o immagini che prendono appunto gli strumenti di Note per prendere immediatamente note o realizzare firme, l’app consente finalmente di inserire degli schizzi a mano libera ovunque, di inserire delle tabelle – grandi assenti fino ad oggi – e di effettuare delle scansioni di documenti.Sì, avete capito bene, Note può adesso effettuare lo scan di fogli cartacei per digitalizzarli con lo scopo di archiviare in immagine digitale semplice i propri documenti più importanti, piuttosto che pagine utili allo studio. Per attivare tale funzionalità non servirà altro che tappare sul nuovo tasto “+” che appare nella tastiera contestuale di Note e scegliere l’opzione Scansiona documenti. Questa andrà ad aprire la fotocamera, tramite la quale è necessario puntare ad un foglio davanti a voi. Identificato, l’app colorerà il foglio in realtà aumentata di giallo, facendovi rendere conto se sta prendendo i giusti margini senza preoccuparvi più di tanto di mettere l’iPhone o l’iPad in perpendicolare al piano di appoggio – sebbene meglio lo si fa, meglio sarà il risultato finale.
Scattata la foto, Note offrirà immediatamente il foglio digitalizzato, che verrà a sua volta salvato nella nota stessa che avete aperto. Se dovesse riscontrare difficoltà, l’app chiederà anche di posizionare al top quattro punti ai vertici del foglio. Il risultato finale potrà poi semplicemente essere conservato, piuttosto che editato tramite la funzione di editing dei documenti già citata, o salvato semplicemente su iBooks o iCloud Drive. Tutto davvero molto comodo!
Inoltre, su iPad e con Apple Pencil, iOS 11 sfrutta il movimento dello stylus per aprire all’istante Note, per velocizzare il processo di presa di appunti utili che potreste dimenticare qualche secondo dopo.
Messaggi
Anche l’app Messaggi cambia, anche se poco, in iOS 11. Fra le novità troviamo infatti la possibilità di inviare del denaro ad un contatto tramite Apple Pay, che approfondiremo nel capitolo dedicato ad Apple Pay.Presente inoltre un sistema di blocco delle frodi via SMS che talvolta spuntano con la finalità di sottoscrivere servizi a pagamento, e le Business Chat, una sorta di alternativa ai classici messaggi che potranno essere sfruttati dai vari brand per realizzare un’assistenza diretta ai propri clienti. La funzionalità è molto interessante perché mette decisamente in secondo piano tutti i servizi di chat live sfruttati dalle aziende, spesso molto poco efficienti. Ovviamente è necessario che le specifiche aziende scelgano di adottare la funzione per dar vita ad una Business Chat.
iCloud
Non mancano delle piccole grandi novità per iCloud, il servizio di cloud storage made by Cupertino. Qui infatti cambia leggermente la grafica presente nel menù dedicato allo storage utilizzato in clouding, ma è solo l’inizio: è presente infatti un nuovo taglio da 2 TB per acquistare spazio in the cloud, e calano invece quelli minori.Come se non bastasse troviamo finalmente la possibilità di condividere file con altri utenti tramite iCloud Drive, lo storage condiviso se impostato un gruppo in Famiglia, il backup remoto e l’autocompletamento delle password tramite il Portachiavi anche nelle app di terzi. Quest’ultima è sicuramente una delle funzionalità più di spicco: il Portachiavi consente infatti finalmente non solo di archiviare username e password dei siti web navigati tramite Safari, ma anche delle varie app di terzi installate, rendendo praticamente non necessario digitare username e password durante il login sui nuovi dispositivi.
Altre app
Svariate le piccole novità minori per le altre app di sistema. Safari integra infatti ora la possibilità di scorrere rapidamente le tab tramite pressione e swipe verso destra o sinistra del 3D Touch, mentre Mail consente di integrare al suo interno delle note scritte a manoPodcast viene riconcepita totalmente per ciò che riguarda l’interfaccia grafica, allineandosi a Musica, mentre Apple Music integra ora il supporto ad app di terzi per poter accedere alla propria libreria tramite un regolare abbonamento attivo, piuttosto che la compatibilità con In famiglia per la condivisione e implementazione di playlist con altri membri.
Borsa viene lievemente ottimizzata nella UI, mentre la funzionalità Timer di orologio raggiunge finalmente la possibilità di decidere dei conti alla rovescia senza scaglioni predefiniti di secondi – malati del fitness, gioite. Interessanti aggiunte anche per Salute, che ora ha nuove funzioni di tracking per i livelli di insulina e altre misurazioni utili per i soggetti diabetici, i quali possono finalmente anche acquistare dei dispositivi di misurazione Bluetooth esterni per poter eseguire delle analisi. Il tutto è ovviamente rispecchiato in tandem in watchOS 4, che ora dispone anche il supporto al Core Bluetooth per poter eseguire misurazioni con strumenti esterni senza l’utilizzo diretto di un dispositivo iOS. Non mancano inoltre delle migliorie per quanto riguarda gli allenamenti e i relativi percorsi.
Anche Mappe cambia con iOS 11, ma non più di tanto per l’Italia. Aggiunte infatti le velocità su strada e le mappe di alcuni grandi ambienti come i centri commerciali o gli aeroporti – coff coff ispirazione a Google -, ma solo negli USA, mentre in Cina vengono resi disponibili gli avvisi sul traffico grazie alle videocamere dedicate sparse nel Paese. C’è anche qualcosa per noi, non temete: vengono infatti introdotte le indicazioni visive sul cambio di corsia durante la navigazione e la possibilità di effettuare zoom ad una mano, sempre a navigatore aperto.
Chiude FaceTime, che ora consente, durante le chiamate, di scattare anche delle Live Photo per imprimere momenti importanti di una conversazione.
Siri: più naturale, con traduzione e input testuale
Le migliorie contenute in iOS 11 per ciò che riguarda Siri non sono tantissime, e non fanno gridare di certo al miracolo. L’assistente vocale viene infatti ottimizzato, e tramite il machine learning riesce ad identificare gli interessi dell’utente anche tramite Safari. Leggendo degli articoli legati ad un argomento, ad esempio, Siri offrirà dei risultati inerenti all’interno del widget News, così da accompagnare l’utente solo verso ciò che realmente gli interessa.Altra novità, sicuramente più utile, è legata alla traduzione: è finalmente possibile infatti richiedere all’assistente di tradurre una frase in uno specifico idioma. L’italiano è fra quelli compresi, e la funzionalità per chi studia altre lingue o per chi viaggia non è affatto cosa da poco. Ben fatto Siri!
Inoltre, tramite una apposita voce presente all’interno delle Impostazioni di Accessibilità, è possibile scrivere a Siri dei comandi da eseguire. La funzionalità era già tecnicamente possibile di base, tappando sull’apposito spazio dedicato alla propria richiesta e modificando il tutto, ma sicuramente la nuova possibilità va incontro agli utenti affetti da mutismo.
Chiudono il tutto delle notevoli ottimizzazioni nella voce di Siri, ora più naturale, e ai risultati che offre, con più tipologie di contenuto in output.
Apple Pay: benvenuti scambi person-to-person
Con iOS 11 e il lancio globale di Apple Pay, Apple ha pensato che il sistema di pagamento elettronico non dovesse limitarsi solo agli esercizi commerciali. A tal proposito, quindi, ecco arrivare gli scambi di denaro person-to-person, ovvero persona a persona.La funzionalità è integrata all’interno di Messaggi. Per richiamarla non servirà altro che, all’interno di una conversazione, tappare sulla cifra che l’altro contatto ha scritto in chat. Immaginate una conversazione tipo, all’interno della quale un amico vi chiede 20€. Pigiando su “20€” si aprirà un nuovo modulo che, se attivato Apple Pay, andrà a permettere di selezionare la cifra effettiva da inviare da confermare. Inviando il messaggio, l’altro utente riceverà un allegato su iMessage e, immediatamente, la cifra richiesta.
La persona ovviamente deve disporre di un account Apple ID con Apple Pay attivo, e niente di più. Ovviamente è possibile fare anche l’inverso, ovvero richiedere del denaro che l’altro utente potrà, eventualmente, andare a pagare. La funzione è decisamente molto curiosa e utile, sebbene sia vincolata ad iMessage e obblighi gli utenti ad utilizzare l’app di messaging di casa Cupertino.
App Store: redisign completo
Non c’è iOS senza App Store. Il portale digitale di applicazioni che ha sicuramente favorito l’ascesa del sistema operativo di Apple per dispositivi mobili si rinnova, finalmente, con iOS 11. Intendiamoci bene: non arriva nello specifico nessuna funzionalità che fa gridare al miracolo, ma si riparte completamente da zero per ciò che concerne l’interfaccia grafica, ora decisamente più in linea con i nuovi prodotti di Apple – vedi Apple Music – e più orientato a mettere in risalto i prodotti in sé, e non i vari menù.Questi oltretutto cambiano per rispecchiare un po’ ciò che effettivamente gli utenti cercano sulla piattaforma: app e giochi. Via quindi i menù dedicati a classifiche e categorie, sempre meno sfruttate dagli utenti nel tempo. Per le classifiche oltretutto, se avete seguito i retroscena vissuti negli scorsi anni, saprete sicuramente che vengono svolte delle attività non proprio pulite da parte delle software house che vogliono risultare in cima. Nonostante ciò, queste non sono sparite, ma si trovano all’interno delle nuove categorie Giochi e App. Nella prima è possibile trovare solo videogame, mentre nella seconda sono disponibili tutte le varie utility: distinzione semplice, pulita ed utile.
All’interno delle categorie sono presenti, oltre alle classifiche e alle sottocategorie dedicate, le varie app consigliate e messe in rilievo da Apple. Lo stesso avviene nella schermata “Oggi” nuova di zecca, dove presenziano fondamentalmente le app più importanti per le novità che hanno introdotto, o grosse uscite da parte di software house di rilievo.
Inoltre, con iOS 11 Apple vuole portare all’evidenza tre nuove tipologie di contenuti, utilizzati solo in parte in passato: troviamo infatti le storie quotidiane, realizzate da un team editorialededicato in base ai prodotti più rilevanti, i tip and tricks, una vera e propria serie di articoli dedicati a come fare determinate cose nelle app più ricercate, e le liste di app, ovvero tutte quelle app degne di nota per lo svolgimento di un’attività.
Insomma, Apple si è ispirata un po’ a cosa gli utenti ricercavano sui vari siti web e blog del settore (sì, Ridble è fra quelli), fornendo delle soluzioni integrate direttamente all’interno di App Store. Il team editoriale che si occupa di questi contenuti è presente in ogni nazione, in modo da offrire contenuti ottimizzati e non semplici traduzioni testuali.
Altro: fra realtà aumentata e Metal 2
Con iOS 11 vengono ovviamente date anche agli sviluppatori nuove opportunità. Oltre all’arrivo di Metal 2, il linguaggio di programmazione coniato da Apple che viene migliorato e ampliato per realizzare app sempre più ricche ed efficienti, arriva ufficialmente la realtà aumentata.Sì, perché nel nuovo iOS Apple ha integrato un nuovo kit, denominato AR Kit, per consentire agli sviluppatori di sfruttare al massimo l’hardware di iPhone e iPad e realizzare app di realtà virtuale ottimizzate come mai prima d’ora. Cosa cambia all’atto pratico agli sviluppatori e, di conseguenza, a noi utenti? Non sarà più necessario lavorare mesi e mesi per avere un motore grafico in grado di reagire al meglio con la fotocamera e con i propri movimenti: lo offre direttamente Apple, all’interno del suo kit, rendendo molto più facile e meno impegnativo il lavoro finale.
Ciò significa che, con estrema probabilità, saranno sempre di più le app che nel tempo sfrutteranno questa tecnologia – si tratta di avere a schermo, contestualmente all’ambiente che ci circonda, oggetti che in realtà non ci sono. Un esempio lampante potrebbe essere Pokémon GO, gioco record per il 2017 che ha portato i mostriciattoli tascabili anche su smartphone. Anche Pokémon GO sarà ottimizzato con AR Kit, consentendo di avere un esperienza di cattura ancora più ottimizzata di quanto già non lo sia ora, con reazioni più realistiche grazie ad una fisica estremamente curata.
Dispositivi compatibili e data uscita
Il nuovo iOS 11 è un sistema operativo che subisce un innumerevole numero di migliorie, sebbene alcune di queste, come le notifiche, siano discutibili. La base è quella di iOS 10, e infatti una major release non era sicuramente la scelta più idonea da compiere per questo nuovo sistema, ma alla fin fine è ciò che porta ciò che conta: Centro di controllo personalizzabile, più produttività su iPad, pagamenti persona a persona con Apple Pay e chi più ne ha più ne metta sono delle aggiunte inevitabilmente molto stuzzicanti.iOS 11 è disponibile sui seguenti dispositivi:
- iPhone 8
- iPhone 8 Plus
- iPhone X
- iPhone 7
- iPhone 7 Plus
- iPhone 6s
- iPhone 6s Plus
- iPhone 6
- iPhone 6 Plus
- iPhone SE
- iPhone 5s
- iPad Pro 10.5
- iPad Pro 9.7
- iPad Pro 12.9 prima gen
- iPad Pro 12.9 seconda gen
- iPad Air 2
- iPad Air
- iPad quinta gen
- iPad mini 4
- iPad mini 3
- iPad mini 2
- iPod Touch sesta gen
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