Le batterie usate nel Galaxy Note 7, lo smartphone ritirato dal mercato dopo alcuni casi di esplosione, sono state testate in un laboratorio che appartiene alla stessa Samsung. Lo scrive il Wall Street Journal, che rileva come la pratica differenzi l'azienda coreana da altri grandi produttori di telefoni, a cominciare da Apple.
Per vendere smartphone con i principali carrier Usa, le aziende devono testare le batterie in uno dei 28 laboratori certificati dall'organizzazione che rappresenta il settore delle comunicazioni mobili (Ctia), in modo da assicurarne la conformità agli standard. Samsung, scrive il Wsj, è l'unico costruttore che usa un laboratorio di sua proprietà per la certificazione Ctia, laboratorio che non aveva riscontrato problemi sulle batterie del Note 7.
La vicenda, intanto, potrebbe costare non poco a Samsung in termini di fedeltà. Stando a un sondaggio il 40% di chi adesso possiede un telefonino Samsung in futuro non ricomprerà un dispositivo prodotto dall'azienda sudcoreana. In base all'indagine, condotta da Branding Brand l'11 e 12 ottobre su un migliaio di clienti statunitensi di Samsung, tra chi abbandonerà l'azienda il 62% passerà a un dispositivo Android di altra marca, il 30% a un iPhone e l'8% a un Pixel, lo smartphone appena lanciato da Google.
Intanto, dopo Alitalia, anche Meridiana con effetto immediato introduce il divieto di portare a bordo dei propri voli i Galaxy Note 7. La Compagnia aderisce alle disposizioni emanate dal Dipartimento dei Trasporti statunitense.
Per vendere smartphone con i principali carrier Usa, le aziende devono testare le batterie in uno dei 28 laboratori certificati dall'organizzazione che rappresenta il settore delle comunicazioni mobili (Ctia), in modo da assicurarne la conformità agli standard. Samsung, scrive il Wsj, è l'unico costruttore che usa un laboratorio di sua proprietà per la certificazione Ctia, laboratorio che non aveva riscontrato problemi sulle batterie del Note 7.
La vicenda, intanto, potrebbe costare non poco a Samsung in termini di fedeltà. Stando a un sondaggio il 40% di chi adesso possiede un telefonino Samsung in futuro non ricomprerà un dispositivo prodotto dall'azienda sudcoreana. In base all'indagine, condotta da Branding Brand l'11 e 12 ottobre su un migliaio di clienti statunitensi di Samsung, tra chi abbandonerà l'azienda il 62% passerà a un dispositivo Android di altra marca, il 30% a un iPhone e l'8% a un Pixel, lo smartphone appena lanciato da Google.
Intanto, dopo Alitalia, anche Meridiana con effetto immediato introduce il divieto di portare a bordo dei propri voli i Galaxy Note 7. La Compagnia aderisce alle disposizioni emanate dal Dipartimento dei Trasporti statunitense.
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